Blackout
Page 19
Il pubblico era tutto in piedi ad applaudire.
La rete non aveva ideato nessun incontro analogo per Claudia. La sua storia d’amore con Bea, be’, non era proprio in linea con i toni familiaristi della domenica pomeriggio.
I vertici della rete avevano proposto a Claudia di presentarsi con un finto fidanzato, magari alternativo e noglobal, prima di cambiare rotta e decidere di lanciarla come la Bad girl, la ragazza d’acciaio che terrorizza ogni genere di uomo. A Claudia, la cosa non era dispiaciuta. Almeno si era evitata quella pagliacciata del finto fidanzato.
L’incontro con Bea in clinica era stato breve e imbarazzante. Claudia non aveva trovato niente da dirle, niente, proprio niente. L’ascensore l’aveva masticata, sputata e riforgiata, e la nuova Claudia non sentiva di avere più niente in comune con gli affetti della sua vita precedente.
Ne aveva parlato a lungo col suo nuovo terapista, nelle sedute del martedı̀ pagate dalla rete.
La fascia pubblicitaria sta per finire. È appena andata in onda la telepromozione del redivivo Giampi Supermaxieroe, riesumato su esplicita richiesta di Tomas.
I primi tempi avrebbero potuto chiedere qualunque cosa, gli eroi di Blackout. Se Tomas avesse fatto richiesta di entrare negli U2, be’, Colui che tutto può avrebbe fatto a Bono e The Edge un discorsetto persuasivo convincendoli a varare una nuova formazione a cinque con il doppio chitarrista.
Tomas aveva sfruttato quel potere assoluto per rendere felice la sua Francesca. Il Supermaxieroe aveva pianto di gioia per quella pietosa elemosina, lo aveva abbracciato in lacrime ripetendo «Ragazzo mio, ragazzo mio», non smetteva più di stringerlo.
Claudia e Tomas erano stati il perno della trasmissione per quattro o cinque puntate, ma alla lunga, be’, non si può andare avanti all’infinito a spiegare come si è sconfitto Aldo Ferro con una leva da judo, o come si spacca il timpano di un serial killer con la chiave della cantina. Piano piano l’interesse intorno ai due era scemato, e il comico romanesco greve, le scosciate, gli scrittori gossip, domenica dopo domenica, avevano riconquistato gli spazi perduti.
Claudia e Tomas si erano ridotti a far presenza, intanto che la rete cercava di indirizzarli su altre strade. Per Claudia era pronto il ruolo della spia sexy in una fiction, plagio spudorato di Nikita. Per Tomas, un programma musicale dal target spietatamente giovanile.
Nell’attesa facevano mucchio tra il mangiatore di spade, l’addestratore di vermi, i comici, il cast della soap-opera.
«È la tua ragazza, quella in prima fila?» sussurra Claudia.
«Sı̀» risponde Tomas, «Francesca.»
Claudia sogghigna in un modo che, curiosamente, ricorda il ghigno di Aldo Ferro. «La sa, la tua ragazza, la storia della sequenza tagliata?»
Tomas la guarda perplesso. «Quale sequenza tagliata?»
«Ah» dice lei piano «non sei aggiornato. C’è una voce che corre su internet, si dice che i produttori di Blackout abbiano tagliato una sequenza di sesso. Intorno alla dodicesima ora.»
«Quale sequenza di sesso?» trasale lui, senza farsi sentire dall’addestratore di vermi.
«Tra noi due» sogghigna ancora lei. «Ti avrei quasi violentato, in pratica. Dicono che i produttori avrebbero censurato tutto col fatto che sei minorenne, ma ormai la sequenza tagliata è una leggenda urbana tra le più radicate, in rete.»
Tomas diventa rosso, balbetta: «No, non è vero, non è mai successo».
«Ti sarebbe piaciuto» ghigna Claudia, e poi la pubblicità finisce, per fortuna. Colui che tutto può ha appena finito di farsi aggiustare il trucco, ora sta richiamando all’ordine le truppe.
Tomas non parla più molto volentieri, con Claudia. Lo inquieta terribilmente, parlare con Claudia.
Claudia che fissa il vuoto, che si muove meccanica, con un sorrisetto lontano, indecifrabile.
L’orchestra inizia a suonare un medley di vecchi successi. Tutto il cast della trasmissione canta sguaiato, in un pastone in cui La Bamba sfocia inopinatamente in Voglio andare a vivere in campagna e poi in Azzurro, senza soluzione di continuità.
Claudia e Tomas sono al centro di quel vortice clownesco, risucchiati dalle luci, dal pubblico che batte le mani, dall’incalzare dell’orchestra, e davanti alle telecamere tutto si muove veloce, cosı̀ veloce che non si può spezzare il vortice, proprio non si può.
Cosı̀, quando l’orchestra attacca Brazil, Tomas poggia le mani sulle spalle di Claudia. Claudia, su quelle del mangiatore di spade che le sta davanti.
E, ancheggiando a tempo, si accodano al trenino.
Indice
Presentazione
NARRATORI DELLA FENICE
Pagina di copyright
Frontespizio
Dedica
FERRO
CLAUDIA
TOMAS
ZERO
PRIMA ORA
17:03
17:39
17:51
SECONDA ORA
18:32
18:45
18:49
18:53
TERZA ORA
19:13
INTERLUDIO: LA BAMBINA CHE GRAFFIAVA I MATTONI
QUARTA ORA
20:17
20:50
QUINTA ORA
21:05
SESTA ORA
22:47
OTTAVA ORA
00:10
INTERLUDIO: WILMO
NONA ORA
INTERLUDIO: WILMO E WALTER
DECIMA ORA
UNDICESIMA ORA
DODICESIMA ORA
INTERLUDIO: TRE LUCERTOLE IN UN VASO
ULTIMA ORA
SI ALZA IL SIPARIO
SEI MESI DOPO