Sicilian Stories
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“In the shoulder.”
“That’s not serious. You’ll be able to walk.”
And so he allowed her to be with him. She followed him, all tattered, feverish from her wound, shoeless; she’d go fetch him a flask of water or a hunk of bread, and when she returned empty-handed, amid flying bullets, her lover, consumed with hunger and thirst, would beat her. Finally, one night when the moon was shining on the prickly pears, Gramigna said: “They’re coming!” and he made her stand with her back to the rock face deep inside the crevice, while he ran in another direction. Amid the scrub the gunshots could be heard becoming more frequent, and the darkness was lit up here and there by brief flashes. All at once, Peppa heard footsteps near her, and saw Gramigna coming back, dragging
finita! gli disse lui. Ora mi prendono; – e quello che le agghiacciò il sangue più di ogni cosa fu il luccicare che ci aveva negli occhi, da sembrare un pazzo. Poi quando cadde sui rami secchi come un fascio di legna, i compagni d’armi gli furono addosso tutti in una volta.
Il giorno dopo lo strascinarono per le vie del villaggio, su di un carro, tutto lacero e sanguinoso. La gente che si accalcava per vederlo, si metteva a ridere trovandolo così piccolo, pallido e brutto, che pareva un pulcinella. Era per lui che Peppa aveva lasciato compare Finu «candela di sego»! Il povero «candela di sego» andò a nascondersi quasi toccasse a lui di vergognarsi, e Peppa la condussero fra i soldati, ammanettata, come una ladra anche lei, lei che ci aveva dell’oro quanto Santa Margherita! La povera madre di Peppa dovette vendere «tutta la roba bianca» del corredo, e gli orecchini d’oro, e gli anelli per le dieci dita, onde pagare gli avvocati di sua figlia, e tirarsela di nuovo in casa, povera, malata, svergognata, brutta anche lei come Gramigna, e col figlio di Gramigna in collo. Ma quando gliela diedero, alla fine del processo, recitò l’avemaria, nella casermeria nuda e già scura, in mezzo ai carabinieri; le parve che le dessero un tesoro, alla povera vecchia, che non possedeva più nulla e piangeva come una fontana dalla consolazione. Peppa invece sembrava che non ne avesse più di lagrime, e non diceva nulla, né in paese nessuno la vide più mai, nonostante che le due donne andassero a buscarsi il pane colle loro braccia. La gente diceva che Peppa aveva imparato il mestiere, nel bosco, e andava di notte a rubare. Il fatto era che stava rincantucciata nella cucina come una bestia feroce, e ne uscì soltanto allorché la sua vecchia fu morta di stenti, e dovette vendere la casa.
– Vedete! le diceva «candela di sego» che pure le voleva sempre bene. – Vi schiaccierei la testa fra due sassi pel male che avete fatto a voi e agli altri.
– È vero! rispondeva Peppa, lo so! Questa è stata la volontà di Dio.
Dopo che fu venduta la casa e quei pochi arnesi che le restavano se ne andò via dal paese, di notte come era venuta, senza voltarsi indietro a guardare il tetto sotto cui aveva dormito tanto tempo, e se ne andò a fare la volontà di Dio in città, col suo ragazzo, vicino al carcere dove era rinchiuso Gramigna. Ella non vedeva altro che le gelosie tetre, sulla gran facciata muta, e le sentinelle la scacciavano se si fermava a cercare cogli occhi dove potesse esser lui. Finalmente le dissero che egli non ci era più da un pezzo, che l’avevano condotto via, di là del
himself along with a broken leg and leaning on the prickly-pear stumps to reload his carbine. “This is the end!” he said. “Now they’ll capture me.” But what froze her blood more than anything else was the glittering in his eyes that made him look crazy. Then, when he fell onto the dry branches like a bundle of firewood, the soldiers were on top of him all at the same time.
The next day, they dragged him through the village streets on a cart, all tattered and bloodstained. The people who crowded around to see him started laughing to find him so small of stature, pallid, and ugly, looking like a Punchinello puppet. It was for him that Peppa had jilted neighbor Finu, the “tallow candle”! Poor Tallow Candle went and hid himself, as if it were he who ought to be ashamed. Peppa was led among the soldiers, in handcuffs, she, too, like a thief, she who had as much gold jewelry as St. Margaret! Peppa’s poor mother had to sell “all the white linens” in the trousseau, and the gold earrings, and the rings for all ten fingers, in order to pay her daughter’s lawyers and get her back home again, though Peppa was impoverished, sick, shameless, and just as ugly as Gramigna, and was carrying Gramigna’s son in her arms. But when her daughter was restored to her after the trial, she recited a Hail Mary right there in the bare and already dark barracks, in the midst of the national policemen. The poor old woman felt as if she were being given a treasure; she now possessed nothing else, and she wept like a fountain from consolation. Peppa, on the other hand, seemed to have no tears left to shed; she said nothing, and no one in the village saw her again, even though the two women went out to earn their bread with the strength of their arms. People said that, in the woods, Peppa had learned the trade and went around robbing at night. The fact was that she remained huddled up in her kitchen like a wild animal, leaving it only when her mother had died of her hardships, and she was compelled to sell the house.
“You see!” Tallow Candle, who still loved her in spite of all, used to say to her. “I’d like to crush your head between two rocks for the harm you’ve done yourself and the others.”
“It’s true!” Peppa would reply. “I know! It was the will of God.”
After the house and the few belongings she had left were sold, she departed from the village, at night as she had come, without turning back to look at the roof beneath which she had slept for so long, and she went to do the will of God in the city, with her boy, near the prison in which Gramigna was confined. All she could see was the gloomy shutters on the big, silent facade; the sentries drove her away whenever she stopped to look, trying to discover where he might be. Finally she was told that he hadn’t been there for some time, but had been
mare, ammanettato e colla sporta al collo. Ella non disse nulla. Non si mosse più di là, perché non sapeva dove andare, e non l’aspettava più nessuno. Vivacchiava facendo dei servizii ai soldati, ai carcerieri, come facesse parte ella stessa di quel gran fabbricato tetro e silenzioso, e pei carabinieri poi che le avevano preso Gramigna nel folto dei fichidindia, e gli avevano rotto la gamba a fucilate, sentiva una specie di tenerezza rispettosa, come l’ammirazione bruta della forza. La festa, quando li vedeva col pennacchio, e gli spallini lucenti, rigidi ed impettiti nell’uniforme di gala, se li mangiava cogli occhi, ed era sempre per la caserma spazzando i cameroni e lustrando gli stivali, tanto che la chiamavano «lo strofinacciolo dei carabinieri». Soltanto allorché li vedeva caricare le armi a notte fatta, e partire a due a due, coi calzoni rimboccati, il revolver sullo stomaco, o quando montavano a cavallo, sotto il lampione che faceva luccicare la carabina, e udiva perdersi nelle tenebre lo scalpito dei cavalli, e il tintinnìo della sciabola, diventava pallida ogni volta, e mentre chiudeva la porta della stalla rabbrividiva; e quando il suo marmocchio giocherellava cogli altri monelli nella spianata davanti al carcere, correndo fra le gambe dei soldati, e i monelli gli dicevano «il figlio di Gramigna, il figlio di Gramigna!» ella si metteva in collera, e li inseguiva a sassate.
taken away overseas, handcuffed and with his big basket on his back. She said nothing. She no longer left that place, because she didn’t know where to go, and no one else was awaiting her. She eked out her existence doing chores for the soldiers and jailers, as if she herself were a part of that gloomy, silent pile; even for the national policemen who had taken Gramigna away from her in the prickly-pear thicket and had broken his leg with their shots, she felt a sort of respectful tenderness, an animal’s admiration for strength, as it were. On holidays, when she saw them with their plumes and gleaming epaulets, stiff and proud in their dress uniforms, she devoured them with her eyes. She was always in the barracks, sweeping out the rooms and polishing boots, so that she got the nickname “policemen’s cleaning woman.” Only when she saw them load their weapons after nightfall and leave two by two with their trousers turned up and a revolver stuck in their belt, or when they mounted th
eir horses beneath the big lamp that made their carbines gleam, and she heard the horses’ hoof-beats and the clinking of the sabers growing fainter in the darkness, she turned pale every time and shuddered while she shut the stable door. And when her youngster played with the other urchins in the yard in front of the prison, running among the soldiers’ legs, and the urchins called at him: “Son of Gramigna! Son of Gramigna!” she would get angry and chase them with stones.
MALARIA
E’ vi par di toccarla colle mani – come della terra grassa che fumi, là, dappertutto, torno torno alle montagne che la chiudono, da Agnone al Mongibello incappucciato di neve – stagnante nella pianura, a guisa dell’afa pesante di luglio. Vi nasce e vi muore il sole di brace, e la luna smorta, e la Puddara, che sembra navigare in un mare che svapori, e gli uccelli e le margherite bianche della primavera, e l’estate arsa; e vi passano in lunghe file nere le anitre nel nuvolo dell’autunno, e il fiume che luccica quasi fosse di metallo, fra le rive larghe e abbandonate, bianche, slabbrate, sparse di ciottoli; e in fondo il lago di Lentini, come uno stagno, colle sponde piatte, senza una barca, senza un albero sulla riva, liscio ed immobile. Sul greto pascolano svogliatamente i buoi, rari, infangati sino al petto, col pelo irsuto. Quando risuona il campanaccio della mandra, nel gran silenzio, volan via le cutrettole, silenziose, e il pastore istesso, giallo di febbre, e bianco di polvere anche lui, schiude un istante le palpebre gonfie, levando il capo all’ombra dei giunchi secchi.
È che la malaria v’entra nelle ossa col pane che mangiate, e se aprite bocca per parlare, mentre camminate lungo le strade soffocanti di polvere e di sole, e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della mula che va all’ambio, colla testa bassa. Invano Lentini, e Francofonte, e Paternò, cercano di arrampicarsi come pecore sbrancate sulle prime colline che scappano dalla pianura, e si circondano di aranceti, di vigne, di orti sempre verdi; la malaria acchiappa gli abitanti per le vie spopolate, e li inchioda dinanzi agli usci delle case scalcinate dal sole, tremanti di febbre sotto il pastrano, e con tutte le coperte del letto sulle spalle.
Laggiù, nella pianura, le case sono rare e di aspetto malinconico, lungo le strade mangiate dal sole, fra due mucchi di concime fumante, appogiate alle tettoie crollanti, dove aspettano coll’occhio spento, legati alla mangiatoia vuota, i cavalli di ricambio. – O sulla
PESTILENTIAL AIR
You feel as if you could touch it with your hands—like rich, steaming soil, there, everywhere, all around the mountains that enclose it, from Agnone to Mount Etna with its hood of snow—stagnant in the lowlands, like the heavy sultriness of July. The blazing sun is born in it and dies in it, and so does the wan moon, and the Pleiades, which seem to be floating on an evaporating sea, and the birds and the white daisies in the spring, and the parched summer. The ducks fly through it in long black rows in the overcast sky of autumn, and the river traverses it, glittering as though made of metal, between its wide, deserted, white, irregular, pebble-strewn banks. And in the distance is the lake of Lentini, like a pond, with a level shoreline, without a boat on it, without a tree alongside it, smooth and motionless. On the gravelly shore the oxen graze listlessly, just a few here and there, muddied up to their breast, long-haired. When the herd bell rings in that deep silence, the wagtails fly away silently, and the oxherd himself, he, too, yellow with fever and white with dust, closes his swollen eyelids for a moment, raising his head in the shade of the dry bulrushes.
It’s because that pestilential air gets into your bones along with the bread you eat, whenever you open your mouth to speak, while you walk down the dust-choked, sun-baked roads, feeling your knees buckle, or slump over the packsaddle of your she-mule as she ambles with her head down. It’s to no purpose that Lentini, Francofonte, and Paternò try to climb, like stray sheep, up the first hills that emerge from the plain and surround themselves with orange gloves, vineyards, and vegetable gardens that are always green; the pestilential air seizes their inhabitants in the deserted streets and nails them down in front of the doors of their houses which peel in the sun, and they tremble with fever beneath their topcoats and under all the blankets on their beds.
Down there, in the lowlands, the houses are few and far between and have a melancholy air, along the roads devoured by the sun, between two heaps of smoking manure, leaning against collapsing sheds in which the spare horses, tied to the empty manger, are waiting glassy-eyed.—
sponda del lago, colla frasca decrepita dell’osteria appesa all’uscio, le grandi stanzaccie vuote, e l’oste che sonnecchia accoccolato sul limitare, colla testa stretta nel fazzoletto, spiando ad ogni svegliarsi, nella campagna deserta, se arriva un passeggiero assetato. – Oppure come cassette di legno bianco, impennacchiate da quattro eucalipti magri e grigi, lungo la ferrovia che taglia in due la pianura come un colpo d’accetta, dove vola la macchina fischiando al pari di un vento d’autunno, e la notte corruscano scintille infuocate. – O infine qua e là, sul limite dei poderi segnato da un pilastrino appena squadrato, coi tetti appuntellati dal di fuori, colle imposte sconquassate, dinanzi all’aia screpolata, all’ombra delle alte biche di paglia dove dormono le galline colla testa sotto l’ala, e l’asino lascia cascare il capo, colla bocca ancora piena di paglia, e il cane si rizza sospettoso, e abbaia roco al sasso che si stacca dall’intonaco, alla lucertola che striscia, alla foglia che si muove nella campagna inerte.
La sera, appena cade il sole, si affacciano sull’uscio uomini arsi dal sole, sotto il cappellaccio di paglia e colle larghe mutande di tela, sbadigliando e stirandosi le braccia; e donne seminude, colle spalle nere, allattando dei bambini già pallidi e disfatti, che non si sa come si faranno grandi e neri, e come ruzzeranno sull’erba quando tornerà l’inverno, e l’aia diverrà verde un’altra volta, e il cielo azzurro e tut-t’intorno la campagna riderà al sole. E non si sa neppure dove stia e perché ci stia tutta quella gente che alla domenica corre per la messa alle chiesuole solitarie, circondate dalle siepi di fichidindia, a dieci miglia in giro, sin dove si ode squillare la campanella fessa nella pianura che non finisce mai.
Però dov’è la malaria è terra benedetta da Dio. In giugno le spighe si coricano dal peso, e i solchi fumano quasi avessero sangue nelle vene appena c’entra il vomero in novembre. Allora bisogna pure che chi semina e chi raccoglie caschi come una spiga matura, perché il Signore ha detto: «Il pane che si mangia bisogna sudarlo». Come il sudore della febbre lascia qualcheduno stecchito sul pagliericcio di granoturco, e non c’è più bisogno di solfato né di decotto d’eucalipto, lo si carica sulla carretta del fieno, o attraverso il basto dell’asino, o su di una scala, come si può, con un sacco sulla faccia, e si va a deporlo alla chiesuola solitaria, sotto i fichidindia spinosi di cui nessuno perciò mangia i frutti. Le donne piangono in crocchio, e gli uomini stanno a guardare, fumando.
Così s’erano portato il camparo di Valsavoia, che si chiamava
Or, on the shores of the lake, with the decrepit bush hanging on the inn door as its sign, the big, empty public rooms, and the innkeeper dozing as he squats on the threshold, his head tied up in his bandanna, searching the deserted countryside every time he wakes up to see whether some thirsty wayfarer will arrive.—Or else, those houses like white wooden boxes, shaded by four thin, gray eucalyptuses, alongside the railroad track that chops the plain in two like a hatchet cut, where the train flies by whistling like an autumn wind, and fiery sparks gleam at night.—Or, finally, those houses here and there, at the farm boundary marked by a little column of roughly dressed stone, with their roofs propped up outside and their rickety shutters, in front of the cracked threshing floor, in the shade of the tall ricks of straw where the chickens sleep with their heads under their wings and the donkey lets its head droop, its mouth still full of straw, and the dog stands up mistrustfully, barking hoarsely at the stone falling out of the plastered wall, or the lizard scuttling by, or the leaf stirring in the sluggish countryside.
In the evening, as soon as the sun goes down, suntanned men appear in the doorway, wearing big str
aw hats and wide canvas shorts, yawning and stretching; and half-naked women, with swarthy shoulders, nursing babies that are already pale and haggard, so that no one can tell how they’ll become big and dark, or how they’ll romp in the grass when winter returns and the threshing floor will become green again, and the blue sky and the countryside all around will laugh in the sunshine. No one knows, either, where all those people come from (or why they live there) who come to Mass on Sundays in the lonely little churches surrounded by prickly-pear hedges, from ten miles around, from as far as you can hear the little cracked bell ringing over the endless plain.
But, where pestilential air prevails, the soil is blessed by God. In June the grain stalks bend over flat under their own weight, and the furrows steam, as if they had blood in their veins, the moment that the plowshare bites into them in November. Then, it’s necessary for the sower and the reaper to fall like a ripe ear, too, because the Lord said: “You must eat your bread in the sweat of your brow.” When the sweat of fever leaves someone dried up on his maize-straw pallet, and he has no more need of sulphur or of eucalyptus infusion, he’s loaded onto the haywagon or slung across the donkey’s packsaddle, or onto a ladder, whatever is available, with a sack over his face, and they go and bury him at the lonely little church, beneath the thorny prickly pears, of which no one eats the fruit for that reason. The women gather in a group to weep, and the men stand looking on, smoking.
In that way they had carried out the field watchman at Valsavoia,
Massaro Croce, ed erano trent’anni che inghiottiva solfato e decotto d’eucalipto. In primavera stava meglio, ma d’autunno, come ripassavano le anitre, egli si metteva il fazzoletto in testa, e non si faceva più vedere sull’uscio che ogni due giorni; tanto che si era ridotto pelle ed ossa, e aveva una pancia grossa come un tamburo, che lo chiamavano il Rospo anche pel suo fare rozzo e selvatico, e perché gli erano diventati gli occhi smorti e a fior di testa. Egli diceva sempre prima di morire: – Non temete, che pei miei figli il padrone ci penserà – E con quegli occhiacci attoniti guardava in faccia ad uno ad uno coloro che gli stavano attorno al letto, l’ultima sera, e gli mettevano la candela sotto il naso. Lo zio Menico, il capraio, che se ne intendeva, disse che doveva avere il fegato duro come un sasso e pesante un rotolo e mezzo. Qualcuno aggiungeva pure: